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Nel 1868 un giovane e ancora sconosciuto Antonio Fogazzaro si abbandona al fascino della Svizzera, territorio romantico per eccellenza. Tra i laghi, le vette, le foreste, abitate dal fantasma di Guglielmo Tell, il futuro scrittore si imbatte in una nuova specie umana: il turista. Il diario del suo viaggio in Svizzera intreccia così poesia e umorismo, natura e sociologia, memoria e contemporaneità, in un connubio che prepara le opere maggiori. Postfazione di Enrico Grandesso.